Organico:
soprano, contralto, tenore, basso, violino/viella, flauti dolci, cornetto, bombarda, trombone, viola da gamba violone, tiorba, percussioni
Proiezioni di quadri e sottotitoli (disponibili anche tradotti nella lingua desiderata)
Presentazione video dello spettacolo. Le riprese sono state effettuate dal vivo durante il concerto che abbiamo tenuto al festival “Di Parola in Musica”:
Musiche di: Janequin, Willaert, Werrecore, Des Pres, Bendusi, Mainerio, Tromboncino, Senfl, canti originali dei Lanzichenecchi, musiche del primo protestantesimo.
Nello specifico si segnalano:
Di Clément Janequin: La “Bataille de Marignan”, descrizione musicale della battaglia di Melegnano (detta dei giganti) del 1515;
di M.H. Werrecore; la “Batalia Italiana”, descrizione musicale della Battaglia di Pavia del 1525
Sullo sfondo della lotta per la supremazia sul Ducato di Milano e sul nord Italia, che vide Francesco I scontrarsi prima con gli svizzeri nel 1515 e poi con Carlo V nel 1525, sono narrate le vicende di due soldati impegnati tra le opposte fazioni. Scaramella e un Lanzichenecco; è quest’ultimo che troviamo all’inizio dello spettacolo intento a seguire una funzione in lingua germanica; la riforma protestante, iniziata da Lutero nel 1517 con l’affissione delle 97 tesi alla cattedrale di Wittenberg, comincia a far proselitismi, si scagliano anatemi contro il papa e la sua corte, contro la chiesa cattolica. A tutto questo nuovo fervore religioso aderiscono con profonda violenza i Lanzichenecchi, mercenari ispiratisi alla falange svizzera per poi diventarne acerrimi nemici, esercito moderno per l’epoca capace di una terribile violenza.
Il lanzichenecco protagonista della nostra storia, uscendo dalla chiesa sente i canti dei suoi commilitoni in partenza per la guerra verso il nord Italia e contro Milano e decide di unirsi a loro marciando per giorni e attraversando le Alpi.
A Roma intanto in una messa cattolica in latino il soldato Scaramella prega e spera di trovare un nuovo incarico che possa possa procurargli la paga; le sue preghiere vengono presto esaudite poiché sul sagrato lo aspetta un Capitano in cerca di mercenari che il Papa vuole inviare a difesa di Milano.
Scaramella e il lanzichenecco si scontreranno per la prima volta nella Battaglia di Melegnano e poi in quella di Pavia che sancirà il dominio Asburgico-Spagnolo di Carlo V sul nord Italia.
Questi avvenimenti sono narrati in musica attraverso le due composizioni di Jannequin e Werrecore che descrivono le due battaglie di Melegnano e Pavia, attraverso l’utilizzo di onomatopee che richiamano i rumori della battaglia, le grida dei soldati, gli squilli delle trombe. La composizione di Jannequin, in francese e quella di Werrecore, in italiano, utilizzano analoghi procedimenti compositivi che immergono l’ascoltatore all’interno della situazione descritta, facendo uso delle sole voci umane.
Tra le due battaglie passano 10 anni e questo scorcio viene usato nello spettacolo per raccontare il lato umano di un’epoca in cui chi si era scontrato in battaglia, se era mercenario, poteva ritrovarsi a bere insieme in osteria come capitò a Scaramella e al Lanzichenecco che in quegli anni si occuparono chi dei piaceri della vita chi di accasarsi per trovare una posizione.
lo spettacolo racconta anche il lato religioso e politico; di come l’odio verso il papato diventasse sempre più forte (il sacco di Roma avviene solo un anno dopo la battaglia di Pavia) e come il massiccio intervento dei grandi stati francese e dell’impero do Carlo V abbia segnato la fine dell’indipendenza delle signorie e dei comuni, aprendo un nuovo capitolo della storia d’Italia.